2010 / STORIA DEL GRUPPO NELLA CARTA STAMPATA
In un’epoca nella quale la memoria e la comunicazione fra gli individui è affidata alla tastiera di un computer ed ai tasti sempre più piccoli di un telefonino con cui vengono, specialmente dai giovani, composti con velocità “supersonica” i cosiddetti “messaggini” può sembrare anacronistico riaffidare ad una pubblicazione “scritta” quello che in definitiva è già stato “scritto”.
Ciò nonostante ci è parsa sensata l’idea di comunicare attraverso questo libro la succitata “memoria” espressa in “parole su carta” al fine di non disperdere l’opera che il Gruppo Folcloristico ha sviluppato nel corso della sua vita.
La pubblicazione vuole essere anche un supporto al libro edito nell’anno 2003 concernente la storia del Gruppo dalla sua costituzione ufficiale avvenuta nell’anno 1928 ed al volumetto intitolato “Storia del bal dai contadins” che narra le vicende dell’indimenticata manifestazione carnevalesca nata nel lontano anno 1908.
Con ciò si dimostra ancora una volta che nella nostra Città la danza con i costumi popolari è stata sicuramente rappresentata da oltre un secolo e di questo vogliamo parlare e far conoscere ai posteri attraverso la scrittura e la stampa memori del famoso detto latino “Verba volant, scripta manent”.
Viene rimarcato, inoltre, il ruolo importante del Gruppo nel far conoscere, attraverso le nostre tradizioni popolari, in Italia e nel mondo il nome di Gorizia.
La raccolta comprende articoli di quotidiani, riviste, periodici, libri, corredati da alcune riproduzioni di manifesti e locandine e depliants di manifestazioni alle quali il Gruppo ha preso parte durante tutti questi anni.
Le frasi trascritte in corsivo corrispondono all’originale di quanto riportato nelle varie pubblicazioni.
Il lavoro è completato con la riproposta di cartoline raffiguranti i costumi tradizionali goriziani e con alcune curiosità di carattere folclorico.
Ovviamente si è dovuto tralasciare la pubblicazione di tanti avvenimenti altrettanto importanti per mancanza di spazio ed in taluni casi per carenza di materiale documentario.
Parlando del materiale documentario è doveroso rivolgere un cordiale ringraziamento alle varie testate giornalistiche, ai loro collaboratori che nel corso di tutto questo tempo hanno seguito e continuano a seguire, con i loro “pezzi”, le vicende del nostro sodalizio ed, inoltre, a tutti i fotografi che hanno immortalato con bellissime immagini tantissimi avvenimenti nel corso di questi lunghi anni. Di tanti di loro non conosciamo neppure il nome …….
LIBRUT DAI SPARTITS DAI BAI
L’idea di redigere questa breve pubblicazione è nata allo scopo di documentare il materiale musicale, così come è giunto fino ai giorni nostri, relativo ai balli che fanno parte del repertorio del Gruppo.
Per meglio chiarire il concetto è nostro intendimento definire, dopo molti anni che queste musiche vengono suonate, un punto di arrivo al fine di porre un freno ad eventuali modifiche che potrebbero verificarsi in futuro. A dire il vero con il trascorrere del tempo sono già state già apportate qua e là, non solo dal nostro Gruppo ma anche da altri della nostra regione, lievi modificazioni sia di carattere musicale che di tipo coreutico.
Gli spartiti musicali che sono riportati qui di seguito “cristallizzano”, quindi, la situazione al momento attuale. Dove è stato possibile riscontrare l’introduzione nel corso degli anni di qualche variazione la stessa è stata indicata. Accanto ad ogni spartito vengono riferite alcune notizie in merito all’origine delle danze e vengono indicati i canti (villotte) che sono stati inseriti in alcune di esse. Si fa presente che i vari dati raccolti sono stati rilevati per la gran parte dalle, purtroppo non numerose, pubblicazioni che trattano della danza della nostra regione.
Il nostro auspicio è quello di poter, con questo modesto contributo, destare l’interesse più generale per una ricerca più approfondita su questo specifico argomento prima che tutto questo inestimabile patrimonio popolare possa cadere nell’oblio inesorabile del tempo.
CD “PERAULIS E SUNADIS GURIZANIS”
Perché avete inciso questo nuovo disco? Perché suonate quelle musiche così stantie? A che cosa serve tirare fuori nuovamente quei vecchi canti, quelle noiose tiritere e quelle massime popolari? Chi ve lo fa fare a perdere il vostro tempo dietro le cose di un tempo? Queste potrebbero essere alcune delle domande che sicuramente più di una persona avrà in mente di rivolgerci! Dal canto nostro ci preme innanzitutto affermare che fino a quando sarà possibile sosterremo il concetto che senza il “passato” non ci sarebbe il “presente” e che l’evoluzione (il “futuro”) per incamminarsi sui giusti binari deve tenere conto del “passato”.Per i neofiti è doveroso sottolineare che quello che viene da noi proposto è solamente un “revival” di un tempo trascorso, in certi casi non molto remoto, riferito a quando non esistevano gli attuali mezzi di trasporto (automobili, moto, ecc.) e di comunicazione ( Tv, telefonini, internet, ecc.).I giovani trascorrevano gran parte del tempo libero all’aria aperta ed era considerato fortunato chi poteva possedere ed imparare a suonare uno strumento musicale.I divertimenti, quindi, consistevano nell’ingegnarsi a costruire sia strumenti semplici (zufoli, tamburi, ecc.) che arnesi per giocare (archi, frecce, fionde, ecc.); nell’effettuare vari giochi collettivi (nascondino, toc, pea, ecc.); nel canzonarsi inventando o riportando filastrocche e canti uditi dalle persone più anziane.Pertanto, questo nostro piccolo lavoro ha soltanto la prerogativa di mettere un piccolo “tassello” affinché le cose del “passato” non siamo dimenticate completamente.Nel disco proponiamo: alcuni motivi di danze che fanno parte del repertorio delle danze eseguite dal Gruppo (Torototele, Roseana, Valsovien e Fugarul); una soave melodia intitolata Nina nana bambinuta; un antico canto popolare, Biele no soi …, udito cantare dalle nostre madri e dalle nostre nonne; una rapsodia di villotte che abbiamo chiamato Biel vignint …; una versione del notissimo brano del Mainerio, Schiarazula Marazula, nella quale sono stati aggiunti alcuni strumenti meno noti (scacciapensieri, tamburello, tamburo); una fantasia di motivi popolari che fanno parte della tradizione popolare degli sloveni e che sono conosciuti anche in Friuli che abbiamo voluto dedicare alla memoria di un nostro grande amico, Stojan Petaros, recentemente scomparso.Per concludere la parte musicale abbiamo inserito tre Stajere (che all’inizio erano sei e poi sono state assemblate a due a due da Giampiero Crismani, Alessandro Pian e Alba Sedda) sulla base di un manoscritto, messo a gentile disposizione dalla famiglia del dottor Giovanni Cossàr di Gorizia, contenente sei frammenti di questo genere di musica raccolti dai musicanti del Collio (che anche li suonavano) che si recavano un tempo in Carinzia e nelle regioni contermini a vendere il vino nostrano ed alle quali ci siamo permessi di dare il loro nome. Fra un brano e l’altro sono state inserite alcune filastrocche, versi di villotte e modi di dire che sono stati rilevati in varie pubblicazioni.
STORIA DEL “BAL DAI CONTADINS”
Per chi non ha mai sentito parlare del “Bal dai contadins” diremo in breve che in questo modo era stata denominata una grande festa di Carnevale organizzata a Gorizia fino a pochi anni fa.
Come e quando è nato il “Bal dai contadins”?
Più di qualche persona ed in particolare coloro che si interessano delle tradizioni popolari del nostro territorio si saranno posti questo quesito.
Noi del Gruppo Folcloristico “Santa Gorizia”, che siamo curiosi come loro e che da tempo amiamo e propagandiamo le nostre usanze, siamo andati a ricercare e documentare, per quanto ci è stato possibile, le origini di questa manifestazione.
Considerata l’evidente difficoltà di reperire testimonianze dirette abbiamo basato il nostro lavoro sulle notizie apparse sui giornali reperibili presso la Biblioteca Civica di Gorizia.
In ogni caso abbiamo voluto riproporre, in scrittura corsiva, le frasi originali dei vari articoli anche se talvolta alcuni termini contenuti nelle s
Perché avete itesse appaiono al giorno d’oggi desueti.
2005 / “Secondo libro di danza popolare”
Il Gruppo Folcloristico “Santa Gorizia”, che si prefigge fra gli scopi principali della sua pluriennale attività quello di mantenere e divulgare le tradizioni popolari del nostro territorio, ha pubblicato, nell’anno 2002, il libretto intitolato “Il primo libro di danza popolare” nel quale sono state proposte due danze, “Vinca” e “Siet pas”, scelte fra quelle del proprio repertorio per la loro facilità di apprendimento e di esecuzione e dedicate in modo particolare al mondo giovanile.
Tale pubblicazione è stata accolta con notevole successo vista anche la completa mancanza di testi e manuali illustrativi delle danze popolari riferite al nostro ambito territoriale.
Per preseguire lìopera iniziata con il precedente libretto è stato messo in cantiere quiesto “Secondo libro di danza popolare” nel quale vengono illustrati e descritti i movimenti ed i passi di altre due danze tradizionali: il “Valsovien”, ballo di società e la “Torototele”, ballo di corteggiamento.
La descrizione delle danze è corredata con fotografie e disegni ed è completata da notizie storiche e dagli spartiti musicali.
Per coloro che volessero approfondire le proprie conoscenze è stata inserita, in fondo all’opuscolo, una breve bibliografia a cui riferirsi.
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2005 / LIBRETTO “Tintine, tintone”
Il libretto prende in esame: gli strumenti musicali con i quali vengono, tuttora, eseguite le musiche delle danze popolari, alcuni strumenti ormai in disuso, strumenti semplici che i ragazzi di un tempo si costruivano per gioco ed altri utilizzati per accompagnare alcuni riti tradizionali.
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2004 / LIBRO “Gruppo Folcloristico Santa Gorizia 1928-2003”
Il libro, corredato da numerose fotografie, è stato pubblicato per ricordare il 75° anniversario di fondazione del Gruppo.
La prima parte del volume, scritta dal comm. Luciano Spangher, descrive la storia del sodalizio dall’anno 1928 all’anno 1998; la seconda, invece, racconta la cronaca degli avvenimenti che hanno contrassegnato la vita del Gruppo dall’anno 1979 all’anno 2003.
Il tutto è corredato dall’elenco delle varie trasferte effettuate sia in Italia che all’estero.
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2004 / LIBRETTO “Quando non c’erano i videogames”
Il libretto illustra alcuni giochi popolari riesumati in occasione dell’incontro fra gli alunni delle scuole italiane e slovene organizzato dal Gruppo ed inserito nelle celebrazioni per l’ingresso in Europa della vicina Repubblica di Slovenia.
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2003 / LIBRETTO “Il mio primo libro di danza popolare”
Il Gruppo ha voluto realizzare questo libretto, che vuole essere il primo di una serie, per illustrare e descrivere i movimenti delle danze tradizionali del nostro territorio.
Sono illustrate due danze con la descrizione dei passi e dei movimenti e con il corredo di fotografie e disegni. Completano il lavoro una breve descrizione storica e gli spartiti musicali delle danze stesse.
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2002 / COMPACT DISC “Gurizana”
Il dischetto comprende musiche e canti tradizionali eseguiti dall’orchestra e dai cantanti del Gruppo.
Nella raccolta sono inseriti alcuni pezzi musicali che accompagnano le danze del repertorio del Gruppo e versioni note ed inedite di canti e musiche popolari.
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2001 / VIDEOCASSETTA “Maridaile di vendemis”
Nel video sono state inserite le riprese, effettuate in occasione delle nozze in costume di due componenti del Gruppo, che vanno dall’incontro con i genitori della sposa, al contratto di matrimonio, ai preparativi per le nozze, al trasporto del corredo, alla scena della presentazione della sposa, al corteo nuziale, alla cerimonia religiosa, per finire con i festeggiamenti per le nozze. Il filmato è accompagnato da una colonna sonora di musiche e canti e da un commento che descrive il susseguirsi degli avvenimenti presentati.
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2000 / LIBRETTO “Maridaile di vendemis”
Il libretto, redatto nelle lingue friulana ed italiana, descrive i preparativi e la cerimonia delle antiche nozze degli agricoltori goriziani. E’ stato realizzato per corredare le riprese degli stessi avvenimenti inserite nell’omonima videocassetta realizzata in occasione delle nozze di due componenti del Gruppo.
Il lavoro è corredato con alcune fotografie, bibliografia e glossarietto.
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1998 / VIDEOCASSETTA “Un Gruppo, una Città”
L’opera, realizzata con le riprese di Claudio Gasparutti e Franco Lattanzi, presenta alcune danze del repertorio del Gruppo eseguite in vari luoghi caratteristici di Gorizia quali il Castello, la chiesetta di S. Spirito, il parco di Villa Coronini, piazza S. Antonio ed il parco naturale dell’Isonzo.
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1998 / LIBRETTO “Breve storia del Gruppo Folcloristico Santa Gorizia”
Il libretto contiene il riassunto della storia del Gruppo. La pubblicazione riprende il testo del comm. Luciano Spangher già inserito nel calendario, relativo all’anno 1998, dedicato al Gruppo dal Centro per la Conservazione delle Tradizioni di S. Rocco a completamento dei festeggiamenti per l’assegnazione al nostro sodalizio del “Premio S. Rocco 1997“.
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1997 / LIBRETTO “Mostra permanente sulle tradizioni popolari e sulla storia del Gruppo”
Il libretto, redatto in differenti lingue, presenta l’attività del Gruppo e la Mostra, realizzata in occasione del 70° anniversario di costituzione del sodalizio, diventata in seguito permanente, allestita presso la sede sociale di via S. Chiara e suddivisa in tre sezioni: storia, costumi ed accessori dei costumi.
La Mostra è stata, purtroppo, smantellata e parte del materiale è andato deteriorato in seguito alle continue infiltrazioni di acqua piovana dovute alle condizioni statiche dell’edificio.
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1979 / LIBRO “Gruppo Folcloristico Santa Gorizia 1928 – 1978. Il passato e il presente per il futuro”
Il libro, ideato e redatto da Romolo Cosolo e corredato da numerose immagini storiche e del compianto fotografo Giuseppe Assirelli, è stato pubblicato per ricordare il 50° anniversario di fondazione del Gruppo.
Il volume contiene: la storia del sodalizio dall’anno 1928 all’anno 1978 scritta dal comm. Luciano Spangher, l’elenco delle principali trasferte ed esibizioni effettuate, un capitolo dedicato alle opinioni ed ai ricordi di alcuni componenti, nonchè la versione integrale dello scritto del prof. Ranieri Mario Cossàr intitolato “Amori e nozze degli agricoltori goriziani“.
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